recensioni

Ogni artista cerca il suo mezzo espressivo, quello
intimamente più consono alla sua poetica.
Marina Riva ha trovato il suo nel vetro: una tecnica
antica, che l'artista pratica da oltre dieci anni con
successo. Nelle ultime opere, come in altre, Marina
dispone il suo eloquio pittorico, in modo schietto,
lineare, senza deformazioni o esplosioni di colore.
L'artista sembra amichevolmente suggerire che nei
suoi vetri, è proprio quel particolare riflesso di luce,
quell'apparire luminoso e sincero di un campo di
girasoli, di papaveri, di uno stagno con ninfee, o il
silenzioso scorrere di un ruscello, l'obiettivo dei suoi
colori delicati e vivi nello stesso tempo. Nei suoi
vetri traspare dal colore un senso di quiete, un ritmo
riposante, che annulla pensieri e inquietudini.
Marina, essendo artista eclettica e ricca di fantasia,
non ha problemi nell'affrontare altre tecniche ed altre
tematiche, proponendo ai suoi estimatori altre opere
in qualche modo affini alle trasparenze e luminosità
dei suoi vetri.
Sono acquarelli, che per la rapidità che esige e
l'impossibilità di pentimenti, è fra le tecniche più
difficili e per la stessa ragione è la più spontanea.
Anche per questo, Marina l'ha scelto, perché va
nella direzione opposta al lento puntiglio del lavoro
su vetro.
Marina Riva restituisce alla natura un suo sapore
antico, forse andato irrimediabilmente perduto, ma
che, grazie ai suoi vetri ed ai suoi acquarelli, può
rivivere e trasmettere emozioni pure e di libertà, di
cui si avverte un'inconscia nostalgia.
                                                     Agostino Povesi
                                                     (pittore)